La ricerca in Cattolica

Institutional controls and health actions to control endemic and epidemic morbidity in Italian states between the 15th century and national Unity

Milano, 2023 - 2025

PNRR per la Missione 4, Componente 2, Investimento 1.1 - Avviso 1409/2022 - Prot. P20222YJFS - CUP J53D23017620001 - Finanziato dall'Unione europea Next Generation EU

 

Le conquiste della medicina dopo la Seconda Guerra Mondiale, legate alla diffusione degli antibiotici, all'eradicazione della malaria, alla scoperta di vaccini efficaci contro terribili malattie come la difterite e la poliomielite, e all'eradicazione del vaiolo, annunciata dall'OMS nel 1980, avevano consolidato in molti ambienti medici la convinzione ottimistica che le malattie epidemiche potessero essere relegate al passato. La diffusione della pandemia di AIDS, tuttavia, e l'emergere inaspettato di altre gravi malattie infettive come Ebola e SARS hanno notevolmente ridimensionato questa speranza illusoria. Successivamente, l'emergenza sanitaria che ha visto la diffusione mondiale del Covid-19 ha definitivamente infranto ogni residuo ottimismo scientifico, evidenziando drammaticamente la fragilità della nostra specie di fronte all'aggressione di patogeni sempre nuovi e potenzialmente letali.

Alla luce di questo quadro, lo studio delle malattie infettive - endemiche ed epidemiche - che hanno colpito l'umanità nei secoli passati non può certamente essere considerato inutile o obsoleto. Peste, tifo, sifilide, vaiolo, colera, tubercolosi e malaria furono avversari che costrinsero i nostri antenati a sviluppare strategie di controllo politico e a perfezionare il livello delle conoscenze mediche, in uno sforzo che è continuato ininterrottamente fino ai giorni nostri. Questo progetto intende esplorare, in un arco di tempo compreso tra l'età moderna e la soglia dei tempi contemporanei, i vari fattori di morbilità endemica ed epidemica riscontrati negli stati preunitari della penisola, nonché le risposte che la classe medica e le autorità governative hanno sviluppato per contenere e controllare i distinti stati morbosi.

Da un lato, quindi, il team di studiosi coinvolti nel progetto si concentrerà sullo studio dell'evoluzione della cultura medica, che ha sviluppato spiegazioni eziopatogenetiche e approcci terapeutici verso i singoli stati morbosi, la cui efficacia sarà attentamente valutata. Dall'altro, le politiche di sanità pubblica, che, basate sull'osservazione empirica della natura contagiosa di queste malattie, prescrivevano (tra le altre cose) forme di isolamento e segregazione, riportate in auge durante la recente crisi epidemica mondiale, saranno oggetto specifico di analisi. Da un lato, quindi, sarà esaminato l'approccio individuale al malato e, dall'altro, sarà analizzata la dimensione pubblica della medicina, con tutti i suoi molteplici strumenti di politica sanitaria, cercando di identificare gli elementi istituzionali, politici, culturali, sociali ed economici e le loro reciproche interconnessioni.


Working group:

Partners:

  • Università degli Studi di Bari Aldo Moro
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea
  • Università degli Studi dell’Aquila

Sede: Milano

Area Scientifica: scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche

Responsabile scientifico: Alberto Tanturri

Periodo di svolgimento della ricerca: 2023 - 2025